Riforma Fiscale 2024: Novità sull’Imposta di Successione e Donazione
La Riforma Fiscale 2024 introduce importanti aggiornamenti all’imposta di successione e donazione, che entreranno in vigore il 1° gennaio 2025.
Con l’obiettivo di razionalizzare e semplificare le imposte indirette, il Decreto Legislativo 139/2024 apporta modifiche significative a queste imposte, mantenendo come base di riferimento il Testo Unico del 1990 (Decreto Legislativo n. 346), aggiornato per rispondere alle esigenze attuali.
Nuove Regole per la Successione e Donazione
Il nuovo quadro normativo mira a migliorare la gestione delle imposte, riducendo la burocrazia per i contribuenti e gli uffici dell’Agenzia delle Entrate. Vediamo nel dettaglio i principali cambiamenti che verranno applicati a partire dal 2025:
- Aliquote e Franchigie: Le aliquote e le franchigie sono state confermate, ma viene eliminato il “coacervo successorio”. Questo significa che le donazioni effettuate in vita non rientreranno più nell’asse ereditario, semplificando la tassazione per gli eredi. Resta invece il coacervo donativo per monitorare il superamento della franchigia sulle donazioni.
- Semplificazioni per i Giovani Eredi: Viene introdotta una novità per gli eredi di età inferiore ai 26 anni. Se nell’asse ereditario sono presenti immobili, questi potranno ottenere anticipatamente i fondi necessari per coprire le imposte, senza dover attendere la presentazione della dichiarazione di successione.
Principio di Autoliquidazione
Dal 2025, i contribuenti potranno calcolare e versare autonomamente l’imposta di successione. I controlli saranno effettuati successivamente dall’Agenzia delle Entrate, che potrà richiedere un’integrazione in caso di errori, applicando una sanzione amministrativa ridotta se il pagamento è effettuato entro il termine.
Liberalità d’Uso
Il Testo Unico sulle Successioni e Donazioni esclude dall’imposta di successione le cosiddette liberalità d’uso, come i regali conformi alle consuetudini (es. regali natalizi). Restano escluse anche le donazioni di modico valore, mentre quelle a scopo remunerativo, come per meriti o riconoscimenti particolari, continuano a essere tassate secondo il Codice Civile.
Trasferimenti di Azienda Familiare
Per incentivare la continuità aziendale, il decreto prevede l’esenzione fiscale per i trasferimenti d’azienda o di quote societarie verso coniugi e discendenti. Questa esenzione è vincolata al rispetto di determinate condizioni: gli eredi devono mantenere l’attività per almeno cinque anni e conservare il controllo delle quote, pena la perdita delle agevolazioni e l’applicazione dell’imposta ordinaria.
Semplificazione delle Dichiarazioni
La nuova normativa prevede l’invio telematico della dichiarazione di successione entro 12 mesi. I residenti all’estero possono inviarla tramite raccomandata. Inoltre, viene semplificata la procedura eliminando l’obbligo di fornire gli estremi di vendita dei beni alienati negli ultimi sei mesi e la documentazione catastale. Per il pagamento dell’imposta di bollo, sarà introdotta la modalità tramite modello F24.
Trust e Imposta di Successione
Sono stati definiti nuovi criteri per l’applicazione dell’imposta sui trasferimenti di beni tramite trust. L’imposta è dovuta anche su beni e diritti all’estero, se il disponente è residente in Italia. La novità principale è la possibilità di scegliere quando pagare l’imposta, al momento della costituzione del trust o dell’attribuzione finale ai beneficiari. Se non è possibile determinare la categoria del beneficiario, si applicherà l’aliquota massima dell’8% senza franchigia.
Conclusione
La riforma fiscale 2024 introduce nuove opportunità e semplificazioni per i contribuenti italiani. Le modifiche rendono il sistema più flessibile e mirano a snellire le procedure, con un’attenzione particolare alla continuità aziendale e alla facilitazione degli adempimenti per i giovani eredi. A partire dal 1° gennaio 2025, le nuove regole entreranno in vigore, offrendo un sistema di successione e donazione più moderno e funzionale.