BAGGIO

Baggio era fino al 1923 un paesotto di provincia, un piccolo borgo sulla strada per Magenta.

Le prime testimonianze storiche di insediamenti umani legati al territorio risalgono ad un’epoca molto antica, sicuramente romana (IV secolo d.C).

La prima testimonianza del toponimo Baggio è però molto successiva ed è utilizzato per la prima volta nell’873 d.C.

L’origine del nome Baggio ha diviso gli studiosi.

Qualcuno ipotizza sia derivato da una torre militare romana denominata Badalocum (bada al luogo) che doveva dominare le campagne e la strada per Novara.

Nel corso della sua storia, Baggio è sempre stata un’entità indipendente da Milano, con un’economia essenzialmente agricola.

Con l’introduzione in Italia del gelso, nella seconda metà del 1400, i Baggesi si specializzarono nell’allevamento dei bachi da seta.

Il territorio fu quindi, per un lungo periodo, legato ad attività agricole e tessili e le cascine diventarono il simbolo della rinascita economica.

In via delle Forze Armate si trova anche una testimonianza legata alla potente famiglia dei Baggi, si tratta de El Palaziett, un angolo oggi molto pittoresco di Baggio che un tempo era la dimora della famosa casata, nel corso principale si distingue un elegante portone con un capitello che conduce all’interno di un delizioso cortile.

Scopri la zona

A Baggio si va per respirare un po’ di aria nostrana all’interno di Milano, il centro è stato riqualificato e si trovano diversi localini interessanti in cui mangiare o bere.

È lungo via delle Forze Armate e nella contigua via che inizia una graziosa passeggiata dove si susseguono vecchie botteghe di quartiere e numerose maioliche colorate sui muri, affisse di recente per riqualificare la zona, e che raccontano un po’ la storia di Baggio.

Qui si può vedere la scena di un matrimonio in calesse, quella della raccolta dell’uva e quella in cui il Cardinale Borromeo istituisce la parrocchia di Sant’Apollinare nel 1628.

La più memorabile, è però quella che raffigura un contadino, che per togliere l’erba cresciuta in cima al campanile di Sant’Apollinare, tenta di farci salire un asino per brucarla tirandolo su con una fune, a quanto pare è ispirata a una diceria popolare.

Nel 1865 vennero raccolti dei fondi per ampliare l’allora chiesa parrocchiale diventata ormai troppo piccola per accogliere tutti i fedeli.

Ne vennero però raccolti troppo pochi, tanto che, a pochi giorni dall’inaugurazione, la chiesa era ancora sprovvista di organo e non c’erano soldi per comprarne uno nuovo.

Per non scontentare i donatori ne venne così dipinto uno sul muro all’interno della chiesa, da li nasce l’espressione meneghina “Va a Bagg a sonà l’òrghen!” (vai a Baggio a suonare l’organo!)

quartiere baggio

Dal 1965, il presepe biblico di Baggio (diorama) nella chiesa di Sant’Apollinare è un posto da non perdere in occasione del Natale.

Unico nel suo genere, racconta la storia degli episodi più significativi delle Sacre Scritture.

Il Parco delle Cave

A pochi passi dal centro di Baggio situato nella zona ovest della città e parte del Parco agricolo sud, insieme ai limitrofi Bosco in città e al parco Aniasi di Trenno c’è il terzo parco più grosso di Milano, il Parco delle Cave.

La particolarità del Parco delle Cave è che sorge intorno a quattro bacini artificiali che un tempo rappresentavano altrettante cave dove, negli anni Venti, si estraeva sabbia e ghiaia.

Dal 2002 è un parco a tutti gli effetti in cui poter praticare un sacco di attività all’aria aperta.

baggio milano

Un enorme polmone verde, che ha ampie zone erbose, percorsi per camminare, correre, andare in bicicletta e a cavallo oltre a zone boschive e lacustri adatte all’osservazione e alla pesca.

A differenza di altri parchi non prevede al suo interno luoghi di ristoro (quindi se volete mangiare al parco dovete portarvi il cibo da casa) né illuminazione invasiva, per preservare il più possibile la sua essenza wild.

La mancanza di illuminazione rende possibile, tra fine maggio e inizio giugno la Lusiroeula ossia la passeggiata notturna per vedere la danza delle lucciole è organizzata dalla Cascina Linterno.

Quartiere Olmi

Il Quartiere Olmi nasce alla fine degli anni sessanta, in un periodo di forte espansione edilizia del comune di Milano.

Un quartiere di periferia, al confine ovest, delimitato dalla tangenziale e dai campi agricoli.

Viene progettato nel 1964 da Vico Magistretti e realizzato nel 1967 con la collaborazione con l’impresa di costruzioni MBM Meregaglia.

Si percepisce il desiderio di Magistretti di utilizzare gli stessi valori progettuali che hanno ispirato gli interventi all’interno delle residenze borghesi.

baggio milano

Sembra che il suo nome sia dovuto a due OLMI, che erano posizionati sulla strada che da Baggio andava verso il quartiere.

Il quartiere ha vissuto periodi complicati, è passato da edilizia I.A.C.P.M. ad A.L.E.R.  ed infine a residenza privata.

Un quartiere che da sempre stato autonomo per i servizi scolastici: qui si trovano asilo nido,  scuole materne,  scuole elementari,  scuola media e scuola superiore.

Negli anni ha visto aumentare in modo esponenziale la sua popolazione ed il traffico con conseguente cambiamento della rete stradale.

Lifestyle

In questa zona, di piccole gemme da scoprire ce ne sono diverse.

Se avete qualche ora libera, e volete avventurarvi fuori dalle ‘solite rotte’, sono consigliati due passi in zona.

Il centro di Baggio ha subito interventi di riqualifica, si trovano diversi localini in cui bere o mangiare, per poi andare a passeggiare nel vicino Parco delle Cave.

  • UNA COLAZIONE O UNA MERENDA DA CARTA DA ZUCCHERO. Arredato con tavoli rustici e dall’atmosfera un po’ à la francaise, questo bar-pasticceria è un punto di riferimento nel quartiere per una colazione o una merenda da leccarsi i baffi.
  • IL PANE DEL PANIFICIO AL VECCHIO FORNO. Per quanto riguarda il pane, invece, uno stop è d’obbligo al panificio Al Vecchio Forno. Qui ogni giorno sono sfornati oltre 20 tipi di  pane.
  • UN DRINK AL DADA BAR. È senza dubbio il bar più carino di tutta Baggio vecchia: in questo locale accogliente, si servono ogni giorno ottimi drink da accompagnare a taglieri di salumi e formaggi all’ora dell’aperitivo e cocktail fantasiosi per tutta la sera.
  • A PRANZO ALLA TRATTORIA FÀ BALLÀ L’OEUCC. A pranzo, unitevi a studenti e lavoratori della zona per un pranzo veloce, ma di sicura soddisfazione, alla Trattoria Fà Ballà L’Oeucc. Qui, ogni giorno, si servono i piatti tipici della tradizione milanese, dal risotto con l’ossobuco fino ai rustin negàa. A pranzo troverete menu essenziali e poco costosi.
  • A CENA ALL’OSTERIA ALLA GRANDE. Sempre in tema di cucina regionale, il posto nel quartiere Baggio a Milano per fare una cena coi fiocchi e divertirsi è senza dubbio questo.

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