Quartiere Portello: la città cambia e si evolve e questo quartiere ne è la prova più eclatante. Questa zona negli ultimi anni ha avuto un grande rinnovo architettonico e urbanistico ed ha cambiato radicalmente il suo aspetto nel corso degli ultimi decenni, diventando, insieme a Porta Nuova e CityLife, l’ennesimo baluardo della Milano Nuova. Il quartiere, con i suoi nuovi edifici, è stato pensato per innestarsi alla perfezione e convivere con le infrastrutture e le architetture già presenti come la mole della fiera, il Monte Stella ed i cavalcavia stradali.
Quartiere Portello ieri e oggi
Il Quartiere Portello è un quartiere nuovo nell’estetica ma dall’animo nostalgico.
La strada Portello era una porta minore che dalla grande città conduceva al contado.
Un’antica strada rurale che connetteva Milano a Rho, partendo da piazza Sempione, sostituita agli inizi del XIX secolo dalla nuova strada del Sempione.
Un tempo qui sorgeva lo stabilimento dell’Alfa Romeo e Lancia, attivo dal 1910 al 1986. Abbandonata la grande stagione industriale, e con la riconversione delle ex-aree industriali il quartiere si è reinventato come area residenziale e commerciale, dalle linee architettoniche avveniristiche e dall’animo green con un parco urbano con percorsi pedonali.
Ai piedi della passerella ciclopedonale su viale De Gasperi si aprono 70.000 mq di parco e distese erbose, attorniati dalla città, dai vecchi edifici della Fondazione Gnocchi, dal centro commerciale Portello, dall’area di CityLife collegata con un’altra passerella ciclopedonale.
Il parco di Portello
Si scende e si sale in questo parco: colline a Milano, su modello del più famoso Monte Stella, realizzate con i materiali di risulta dei cantieri e delle demolizioni che hanno permesso il rinnovamento di quest’area.
Domina su tutto la collina Helix con i suoi due camminamenti che non si incontrano e che culminano con la scultura del DNA in omaggio al tema della vita.
Si trova qui, la panchina più lunga del mondo che costeggia tutto il parco: misura 208 metri e per la sua realizzazione sono stati utilizzate 1.800 stecche di legno, 25.000 viti e 500 gambe di ferro.
Il “Time Garden”, è lo spazio più raccolto e protetto del parco, con delle lastre bianche e nere che segnano:
– la rotazione della Terra,
– le quattro stagioni con dei setti metallici,
– i 28 giorni del ciclo lunare in dei cerchi,
– i 12 mesi dell’anno come parole ritagliate nel metallo,
– i 365 giorni dell’anno e le onde del battito cardiaco, segnate sul pavimento tra lastre bianche e nere.
Un altro percorso vi porterà attraverso una grande piazza inclinata a ventaglio, posta di fronte all’edificio esistente della ex- Fiera di Milano.
Passando invece per la passerella pedonale sopra Viale Serra, si arriverà in direzione del grande parco urbano, bordato da zone residenziali e della piazza della zona commerciale.
Usciti dal parco, costeggiando il complesso della Fondazione Don Carlo Gnocchi si arriva in prossimità del Centro Commerciale Portello: questo luogo è stato concepito come rivisitazione avveniristica delle antiche piazze.
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