Gli immobili donati o ricevuti in eredità molto spesso sono divisi in comproprietà tra figli o fratelli.
Ciò significa che in caso di contratto di locazione i comproprietari hanno gli stessi diritti e doveri.
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Molto spesso i doveri di un locatario diventano un vero e proprio mestiere: occuparsi di pagare il condominio, farsi carico dei lavori di manutenzione e di tutta l’amministrazione richiedono tempo e organizzazione. Molto spesso anche tra comproprietari il lavoro viene svolto da uno solo di essi, soprattutto se la questione è familiare.
Tieni conto che se solo uno di essi amministra o stipula accordi, si presume che agisca anche con il consenso degli altri.
In questo senso è possibile che anche un singolo comproprietario possa stipulare il contratto di locazione dell’immobile in comunione, apponendo un’unica firma, a patto però che gli altri siano d’accordo.
Inoltre se l’affittuario di un immobile intestato a più comproprietari stipula il contratto di affitto con uno solo di essi , automaticamente si ha anche il consenso di tutti gli altri, a patto che non ci sia un disaccordo espresso.
Reddito da locazione immobile in comproprietà
Ai fini fiscali è molto importante sapere chi dovrà dichiarare gli introiti percepiti. Il reddito derivante dall’affitto di un immobile in comproprietà va dichiarato da ogni comproprietario per la parte che ciascuno di essi percepisce. Non importa se la firma apposta sul contratto di affitto è del singolo, tutti i comproprietari sono tenuti a dichiarare la pro quota.
Infatti negli immobili in comproprietà chi fa le veci amministrative non è il responsabile univoco; a livello legislativo i diritti e doveri ricadono su tutti i comproprietari indipendentemente da chi gestisce l’amministrazione.
Comproprietà immobile locazione consenso
Quando si loca un appartamento in comproprietà, è possibile che tutta l’amministrazione venga gestita da un solo membro.
Ma la comproprietà di un immobile in locazione richiede necessariamente il consenso di tutti i membri per stipulare contratti o prendere decisioni.
Per consenso non si intende la firma legale alle pratiche amministrative ma un consenso che possa essere anche solo informale tra le parti, nel quale si è chiaramente in accordo.
Le firme e l’amministrazione della locazione e le varie pratiche possono essere gestite da uno solo dei membri, purché in accordo con le scelte con tutti i membri, onde evitare problemi successivi di incomprensioni tra le parti che possono portare a rotture e a risolvere le questioni per vie legali.
Comproprietario immobile non vuole vendere
Nel caso in cui un comproprietario non vuole vendere l’immobile ed è irremovibile sulla scelta, sarà possibile risolvere la questione per vie legali e in diversi modi, ovvero
- accordo fra eredi
- la divisione per testamento
- il retratto successorio
- la divisione giudiziale
Si tratta di soluzioni legali complesse e dettagliate ognuna con le proprie caratteristiche e che potrebbero diversamente fare al caso tuo.
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