Per la legge italiana, chi possiede un immobile di qualsiasi tipo, oppure ne acquisisce uno tramite compravendita, eredità o successione è tenuto a pagare delle imposte allo stato, infatti il valore catastale di un immobile non è altro che il valore fiscale dell’immobile stesso e nella pratica è utilizzato per calcolare le seguenti imposte immobiliari da versare:
- imposta di registro, ipotecaria e catastale, ovvero le tasse da pagare quando si acquista casa
- imposta di successione, la tassa applicata agli immobili ereditati tenendo conto del grado di parentela tra le due parti
- imposta di donazione, pagata da chi beneficia della donazione tenendo conto del tipo di parentela tra le due parti
- imposta municipale sugli immobili, il valore catastale è la base imponibile per il calcolo dell’IMU
Inoltre il valore catastale non deve essere confuso né con la rendita catastale e nemmeno con il valore di mercato.
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La rendita catastale, infatti è un valore di reddito che l’Agenzia delle Entrate attribuisce ad ogni bene immobile, fabbricato, terreno o abitazione e che produce nel suo essere un reddito.
Esso si calcola moltiplicando la dimensione dell’immobile per la tariffa di estimo della categoria catastale di appartenenza e definita dall’Ufficio del Territorio di riferimento.
Il valore di mercato rappresenta l’importo stimato a cui viene venduto un immobile considerando gli andamenti del mercato immobiliare locale.
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Il calcolo
Per calcolare il valore catastale di un immobile è necessario conoscere la rendita di cui abbiamo parlato in precedenza e il coefficiente catastale dell’immobile stabilito per legge. Infatti il calcolo del valore catastale di un immobile è proprio:
valore catastale = rendita catastale rivalutata del 5% x coefficiente catastale dell’immobile
Dunque, assicurati primariamente di conoscere la rendita catastale.
Se ne sei sprovvisto potrai visualizzare il dato sul sito dell’Agenzia delle Entrate qualora l’immobile sia dichiarato al catasto. In caso contrario bisognerà procedere con il calcolo della rendita catastale presunta.
Invece i coefficienti catastali degli immobili sono dei valori fissi e ciascuna categoria catastale ha i propri, stabiliti per legge.
Essi sono:
- Prima casa: 115,5
- Fabbricati di categorie catastali A e C (ad esclusione di A/10 e C/1): 126
- Fabbricati di categoria catastale B: 176,4
- Fabbricati in categoria catastale A/10 (uffici) e D: 63
- Fabbricati di categoria catastale C/1 (negozi e botteghe) e gruppo E: 42,84
- Terreni agricoli: coefficiente 112,5 da moltiplicare al reddito dominicale
Successione
Le persone che ricevono in eredità dei beni immobili hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione di successione e pagare, se dovuta, la relativa imposta.
L’imposta di successione, quando dovuta, dipende dal valore catastale dell’immobile in successione e dalle diverse aliquote definite dal grado di parentela.
Il valore catastale si calcola con la stessa formula precedentemente descritta, mentre le aliquote da considerare sono:
L’imposta di successione è da versare tramite il Modello F24, e da pagare presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate o telematicamente sul loro sito. Per ulteriori chiarimenti visita il sito dell’Agenzia delle Entrate.
Valore catastale immobile: cos’è
In sintesi, che cos’è il valore catastale di un immobile? Il valore catastale è il valore fiscale dell’immobile e, viene utilizzato per calcolare diverse imposte obbligatorie dovute allo stato, quando si viene in possesso di un’abitazione, terreno o fabbricato.
Si utilizza anche per il calcolo dell’IMU.