L’imposta municipale unica o IMU rappresenta un’imposta dovuta allo Stato italiano dal proprietario di un immobile. La legge italiana prevede il pagamento dell’imposta annuale sul bene, se esso ricade in categorie catastali ben precise.
L’ equazione su come si calcola l’IMU presenta tre parametri:
- Rendita catastale rivalutata al 5%: è il valore per fini fiscali attribuiti all’immobile. Si tratta di un valore numerico ottenuto considerando la dimensione e la tipologia di immobile (ovvero la categoria catastale: per esempio, casa di lusso, fabbricato, seconda casa) più la tariffa di estimo comunale in cui la proprietà è edificata e la rivalutazione fissa del 5%.
- Coefficiente dell’immobile: è un valore variabile sulla base della categoria catastale dell’immobile
- Aliquota IMU comunale: valore percentuale stabilito da ciascun Comune, sulla base della categoria catastale.
L’equazione di calcolo, comprendente la base imponibile, è la seguente:
(Rendita Catastale + 5% x coefficiente catastale) x Aliquota IMU comunale
Il calcolo di rendita catastale è piuttosto ostico, sia ai fini dell’IMU che per la compravendita e le successioni. Dal momento che ciascun immobile ha una propria rendita catastale, affidati a dei professionisti del catasto, richiedendo qui una consulenza su misura per te.
QUANDO SI PAGA L’IMU
Generalmente quando si paga l’IMU, la somma viene divisa in due rate separate. Per il 2020 la scadenza della prima rata pari al 50% dell’importo era prevista per il 16 giugno, mentre la seconda aveva scadenza al 16 dicembre. Il conguaglio invece è previsto per il 28 febbraio 2021.
Sono esenti dal pagamento dell’IMU, sulla base delle categorie catastali, le prime case (non di lusso o di rilevanza storica) in cui si vive abitualmente. Dunque, non devono pagare l’IMU le prime case appartenenti alle suddette categorie
- A/2 abitazioni di tipo civile come prima casa (non di lusso)
- A/3 abitazione di tipo economico come prima casa
- A/4 abitazioni di tipo popolare
- A/5 abitazioni di tipo sociale
- A/6 abitazioni di tipo rurale come prima casa
- A/7 villini come prima casa
DOVE SI PAGA L’IMU
È utile sapere per tempo dove si paga l’IMU e come farlo, per evitare di incorrere in ritardi nel pagamento.
Puoi infatti compilare il modello F24 e rivolgerti personalmente per il pagamento alla:
- Posta
- Banca
- Tabaccheria
- Ricevitoria
- Bancomat
- Sportello dell’Agenzia delle Entrate
- Aderenti al PagoPA
In alternativa puoi pagare l’IMU online mediante l’home banking qualora previsto dalla tua banca, compilarlo e pagarlo online sul sito delle Poste oppure su quello dell’Agenzia Delle Entrate.
COME SI CALCOLA L’IMU ESEMPI
È possibile farsi un’idea su come si calcola l’IMU attraverso degli esempi.
La signora Rinaldi possiede una seconda casa nel Comune di Milano appartenente alla categoria catastale A/3 e con rendita catastale di 500€.
L’IMU si calcola tenendo conto dell’equazione citata, dunque:
- rivalutazione del 5% della rendita catastale: 500 + 5% =525,00 euro;
- applicazione del coefficiente catastale: 525,00*160 =84.000 euro;
- applicazione aliquota IMU per mille: 84.000*10.6% = 890,400 euro
QUANDO SI PAGA L’IMU SULLA PRIMA CASA
Il nucleo familiare che possiede un’unica casa (non di lusso), corrispondente alla propria dimora fissa, non pagherà l’IMU. Invece il proprietario paga l’IMU sulla prima casa quando questa abitazione è considerata di lusso, ovvero in presenza di: case signorili, ville e castelli.
Il nucleo familiare che possiede una seconda abitazione in qualsiasi comune, è tenuto invece a pagarne l’IMU. Sono escluse le abitazioni popolari e sociali, nonché le seconde case in cui i coniugi sono legalmente divorziati o separati e nel quale uno dei due vive abitualmente.